[...] Sento il suo passo sicuro avvicinarsi dietro di me, mi giro a
guardarlo ma mi costringe verso il lavello, il suo torace sulla mia
schiena mi regala i battiti del suo cuore, il suo respiro sul collo mi
fa tremare il sangue in gola, con un piede spinge in fuori il mio per
aprimi le gambe. Le sue mani si insinuano sotto la maglietta e si
impossessano dei miei seni. La sua voce roca mi ordina di non smettere
mentre mi slaccia il reggiseno. Stringe tra le dita i miei capezzoli
ormai doloranti di voglie represse, mentre morde il collo e la nuca
alternandoli alla lingua per lenire ogni piccolo dolore. Scosse e
fremiti scuotono ogni vertebra. Quasi non mi accorgo della sua mano a
slacciarmi i jeans se non dalla fitta che contrae il ventre per
agevolargli la manovra. [...]
Attimi Infiniti n.10 - La stanza degli specchi di Orkidea Nera
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